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giovedì 19 ottobre 2017

Effodeildin, 26ª giornata - Víkingur e 07 Vestur, destini incrociati: sarà sofferenza fino alla fine

Finale sospeso che più sospeso non si può. Ecco come si presenta al gran finale l'Effodeildin: senza un campione e con una squadra che dondola su un abisso nel quale dovrebbe già essere matematicamente precipitata. In realtà, per entrambe le situazioni manca solo l'ufficialità, ma è difficile pensare ad un ribaltamento così clamoroso: insomma, se il KÍ Klaksvík vuole soffiare lo scettro al Víkingur Gøta e se il B68 Toftir vuole inguaiare lo 07 Vestur dovranno impegnarsi tantissimo e sperare in risultati favorevoli. Ma una partita sola può cambiare l'andamento di una stagione intera?

KÍ Klaksvík sull'ottovolante: a seconda dei vari risultati, può concludere il campionato in prima posizione, ma anche giù dal podio!

NSÍ Runavík - Víkingur Gøta 2-1 (vedi sintesi)
Marcatori: 10° Jann Benjaminsen (NSÍ), 36° Gert Hansen (VG), 83° Árni Frederiksberg (NSÍ)
Ammoniti: 66° Adeshina Lawal (VG), 90+1° Árni Frederiksberg (NSÍ), 90+4° Filip Djordjevic (VG)
Espulsi: 90+2° Andreas Olsen (VG)
Spettatori: N/D
Avevano promesso la guerra e guerra è stata. I gialloneri di Runavík non avevano alcuna intenzione di vedere il Víkingur Gøta festeggiare il titolo in casa loro e hanno fatto di tutto per raggiungere l'unico risultato utile in tal senso: i tre punti. Ormai tagliata fuori da qualsiasi discorso, la squadra di casa ha giocato col sangue agli occhi fin dal primo minuto, sorprendendo gli ospiti che pure si aspettavano un clima ostile. Al 10°, però, l'equilibrio si spezza col gol di Jann Benjaminsen di testa sul cross al bacio di Per Langgaard. Passa poco e Klæmint Olsen sfiora sempre di testa il raddoppio. Il Víkingur per i primi venticinque minuti è letteralmente in bambola e rischia il tracollo, ma pian piano si libera delle sue paure e inizia a giocarsela, trovando il pari al 36° con Gert Hansen su calcio d'angolo. Con questo risultato si va all'intervallo, dopo una clamorosa traversa di Betuel Hansen nel finale di primo tempo: a 45 minuti dal termine del match i nerazzurri sono campioni per la seconda volta di seguito. La ripresa è uno spot magnifico per questo sport: occasioni che fioccano da una parte e dall'altra, tra cui quella di Adeshina Lawal che al 70° spara a lato un rigore in movimento, mentre cinque minuti ancora Betuel Hansen colpisce in sforbiciata il palo alla destra di Elias Rasmussen. Ma all'83° Árni Frederiksberg con un fantastico tiro da fuori area manda in vantaggio i suoi e fa letteralmente impazzire tifosi e telecronisti con un capolavoro dei suoi. Il finale è tutto sofferenza per i gialloneri, mentre gli ospiti implodono nella rabbia, chiudendo in dieci per l'espulsione di Andreas Olsen. Inutile dire che il Víkingur Gøta si è leggermente complicato la strada e se vuole vincere il titolo senza pensare alla partita del KÍ Klaksvík deve fare almeno un punto nella sfida contro l'EB/Streymur: sulla carta sembra facile, ma la pressione adesso è tutta sui nerazzurri.

B36 Tórshavn - KÍ Klaksvík 1-3
Marcatori: 28° Jóannes Bjartalíð (KÍ), 60° Albert Adu (KÍ), 63° Høgni Eysturoy (B36), 90+5° Dion Splidt (KÍ)
Ammoniti: 22° Jákup Andreasen (KÍ), 35° Jonas Rasmussen (KÍ), 41° Patrik Johannesen (B36), 45° Albert Adu (KÍ), 61° Dion Splidt (KÍ), 78° Odmar Færø (B36), 85° Ísak Simonsen (KÍ)
Spettatori: 500
Purtroppo, pur essendo un big match d'altissima quota, i faroesi hanno deciso di non far vedere a nessuno questa partita, introvabile su qualsiasi sito faroese. Chiaramente, questa cosa ci impedisce di poter commentare la partita, anche se a guardare le statistiche ne esce fuori una gara estremamente combattuta e nervosa. Infatti, anche se non così infrequente da queste parti, una partita con sette ammoniti fa comunque scalpore. Alla fine ciò che conta è la vittoria del KÍ Klaksvík, che spegne le ultime possibilità di una storica rimonta del B36 e che adesso è in una posizione molto particolare. Gli azzurri infatti possono ancora arrivare a pari punti col Víkingur Gøta, ma in quel caso il regolamento decreta l'ordine delle posizioni sulla base degli scontri diretti. Essendoci stati tre pareggi su tre (e non valendo la regola del gol fuori casa), il KÍ per vincere il campionato deve sperare in una combinazione di fattori piuttosto improbabile:
  1.  Sconfitta del Víkingur contro l'EB/Streymur, se possibile con più gol di scarto
  2.  Vittoria contro l'NSÍ con almeno 8 gol di scarto
  3.  Ribaltare la differenza reti (a questo punto fattore decisivo) a proprio favore. Il Víkingur è a +30, gli azzurri a +22
E nella remotissima possibilità di arrivo a pari punti, con parità di scontri diretti e di differenza reti, allora entra in gioco il numero di gol segnati, ma anche questo è nettamente a vantaggio dei nerazzurri (61 contro 47). Insomma, è molto più facile che gli azzurri siano superati e finiscano quarti, scavalcati nel finale dallo stesso NSÍ e dal B36, ma finché c'è vita (o matematica), c'è speranza.

07 Vestur - TB/FCS/Royn 3-1 (vedi sintesi)

Marcatori: 3° Martin Tausen (07), 28° rig. Jón Poulsen (TB), 50° aut. Anton Holse (07), 71° Søren Nielsen (07)
Ammoniti: 84° John Frederiksen (07)
L'altro fronte ancora ufficialmente aperto è quello relativo alla seconda retrocessione, che pende sullo 07 Vestur come una spada di Damocle. Intanto, però, la squadra di Petersen vince in scioltezza contro un TB/FCS/Royn che in campionato ha mollato ormai da tempo. Match sul binario giusto fin da subito con il colpo di testa vincente di Martin Tausen dopo soli tre minuti, a cui seguono nella ripresa il goffo autogol di testa di Anton Holse e il terzo gol di Søren Nielsen. In mezzo, l'inutile gol dal dischetto di Jón Poulsen. Ora, come noto lo 07 Vestur non può più raggiungere matematicamente la zona salvezza, ma probabilmente sarà salvo comunque: infatti, in 1. deild il B68 Toftir è attualmente quarto, a tre punti dal terzo posto occupato ora dal KÍ II (che ricordiamo non può essere promosso). Se finisse così il campionato, il B68 non otterrebbe la promozione e di conseguenza lo 07 sarebbe salvo. Tuttavia, il KÍ II ospiterà la capolista AB Argir (che ha la mostruosa differenza reti di +68), mentre il B68 ospiterà il catastrofico fanalino di coda ÍF II, che ha perso 26 partite su 26 e ha subito l'abominevole cifra di 164 gol, con la macabra differenza reti di -151. Inoltre, il B68 è in vantaggio negli scontri diretti con il KÍ II (due vittorie e un pareggio): ciò significa che in caso di arrivo a pari punti, il B68 sarebbe terzo e il KÍ II quarto e quindi, in perfetto effetto domino, il B68 viene promosso e lo 07 retrocede. Risulta quindi evidente che una retrocessione dello 07 Vestur sia tutt'altro che improbabile. E dire che, ironia della sorte, l'avversario dell'ultima giornata è proprio l'ÍF Fuglafjørður...

Skála - HB Tórshavn 0-0 (vedi sintesi)
Marcatori: -
Ammoniti: -
Spettatori: 400
Se non fosse per i 400 spettatori che l'hanno vista dal vivo, quella tra Skála e HB potrebbe tranquillamente passare alla storia come partita fantasma. Eppure le occasioni non mancano: nel primo tempo si segnalano quelle di Jákup Jakobsen di testa e quella di Sebastian Pingel col suo destro finito a lato. L'occasione più grande però è queella che capita al 52° a Michal Przybylski, che si vede respingere il colpo di testa a botta sicura sulla linea dal piede dell'intuitivo e fortunato Teitur Gestsson. Nel finale, monumentale András Gángó a negare due volte in pochi secondi il gol agli ospiti, che chiudono ufficialmente quinti il proprio campionato: otto punti di vantaggio proprio sullo Skála, otto di distanza dall'NSÍ Runavík. Insomma, l'HB è completamente isolato al centro della classifica, nella posizione mediocre per eccellenza: miglior riassunto della stagione rossonera non poteva esserci.

EB/Streymur - ÍF Fuglafjørður 2-4 (vedi sintesi)
Marcatori: 8° Pedro Tarancon Anton (ÍF), 36° Ari Ellingsgaard (ÍF), 45° Kristoffur Jakobsen (ÍF), 48° Ari Olsen (EB), 64° Pætur Petersen (EB), 67° Bogi Petersen (ÍF)
Ammoniti: 35° Jóhannes Hansen (EB), 49° Fritleif í Lambanum (ÍF), 70° Ragnar Danielsen (EB), 71° Pætur Petersen (EB), 72° Arnar Dam
Spettatori: 200
Quando non si hanno più obiettivi, è quasi fisiologico rilassarsi. Succede anche all'EB/Streymur, che crolla inaspettatamente in casa contro l'ÍF Fuglafjørður, permettendogli di tornare a vincere fuori casa a tredici mesi dall'ultima volta: era il 18 settembre 2016 quando i biancorossi espugnarono per 2-0 il campo del B68 Toftir. A Streymnes, il primo tempo dei padroni di casa è orribile, con errori difensivi gravi e imbarazzanti anche per questi livelli: emblematico è il terzo gol, preso sul più classico dei contropiedi. Nella ripresa, l'EB/Streymur rientra in partita con due gol, ma si scopre troppo alla ricerca del terzo e finisce per subire il quarto.


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