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martedì 6 giugno 2017

XVII Giochi dei Piccoli Stati d'Europa: L'Islanda porta a casa 60 medaglie, grande successo nell'atletica e nel nuoto. Bene ciclismo e judo, sempre tra i migliori nella pallacanestro!

Come vi avevamo già accennato sulla nostra pagina Facebook, da sempre attenti alle gesta degli/delle atleti/atlete delle nostre isole, dal 29 maggio al 3 giugno si sono disputati a San Marino i XVII Giochi dei Piccoli Stati d'Europa, manifestazione biennale nata proprio sul Titano nel 1985 (disputata in Islanda nel 1997 e nella scorsa edizione del 2015), organizzata dall'AASSE (Athletic Association of Small States of Europe) e patrocinata dal Comitato Olimpico Internazionale, riservata agli stati europei con una popolazione inferiore al milione di abitanti. Il Montenegro, ad esempio, divenuto indipendente nel 2006, ha meno di un milione di abitanti ed è diventato membro dell'Associazione Atletica dei Piccoli Stati d'Europa e partecipa ai Giochi a partire dall'edizione 2011 in Liechtenstein che, tra l'altro, ospiterà la prossima edizione del 2019. Le Fær Øer, invece, sono in procinto di richiedere il consenso al CIO per la partecipazione alle future edizioni. Gli altri stati che ne fanno parte sono Andorra, Cipro, Lussemburgo, Malta e Principato di Monaco. Le discipline riguardano l'atletica leggera, il beach volley, le bocce (non è presente l'Islanda), il ciclismo, il judo, il nuoto, la pallacanestro, la pallavolo, il tennis, il tennis tavolo, il tiro a segno, il tiro a volo e il tiro con l'arco

Locandina con logo ufficiale della manifestazione.

La nazione che ha conquistato più medaglie è il Cipro, in testa nella 'all-time' con ben 1220 (oro = 468, argento = 398, bronzo = 354), seguita proprio dall'Islanda con 1204 (oro = 479, argento = 367, bronzo = 358), più staccato il Lussemburgo con 1086 (oro = 369, argento = 371, bronzo = 346), poi Principato di Monaco con 487 (oro = 119, argento = 148, bronzo = 220), Malta con 392 (oro = 67, argento = 132, bronzo = 193), San Marino con 311 (oro = 61, argento = 109, bronzo = 141), Andorra con 252 (oro = 45, argento = 89, bronzo = 118), Liechtenstein con 231 (oro = 64, argento = 73, bronzo = 94) e Montenegro con 71 (oro = 35, argento = 12, bronzo = 24), per un totale di 5254 medaglie assegnate (oro = 1707, argento = 1699, bronzo = 1848). 

In questa edizione, l'Islanda ha conquistato 60 medaglie (oro = 27, argento 14, bronzo = 19) dietro solo al Lussemburgo con 98 (oro = 38, argento = 36, bronzo = 24) e Cipro con 84 (oro = 30, argento = 35, bronzo = 19). Seguono il Principato di Monaco con 34 (oro = 8, argento = 10, bronzo = 16), il Montenegro con 31 (oro = 13, argento = 6, bronzo = 12), San Marino con 30 (oro = 6, argento = 10, bronzo = 14), Malta con appena una in meno (oro = 4, argento = 9, bronzo = 16), come Liechtenstein a 18 (oro = 4, argento = 5, bronzo = 9) e Andorra a 17 (oro = 1, argento = 6, bronzo = 10), per un totale di 401 medaglie assegnate (oro = 131, argento = 131, bronzo = 139).

L'Islanda al San Marino Stadium di Serravalle durante la cerimonia di apertura ai Giochi.

Analizziamo nel dettaglio tutte le gare disputate dagli/dalle islandesi.


Atletica leggera: è l'argento di María Rún Gunnlaugsdóttir, la prima medaglia islandese in questa disciplina. Argento che arriva nel salto in alto femminile (1.71m). Un'ora più tardi arriva anche la medaglia d'oro con Þorsteinn Ingvarsson nel salto in lungo maschile (7.54m), che precede il connazionale Kristinn Torfason (argento nei 7.42m). Oro raggiunto nel giavellotto femminile con Ásdís Hjálmsdóttir (60.03m), mentre María Rún Gunnlaugsdóttir qui raggiunge solo il quarto posto (46.50m). Primo posto per Kolbeinn Höður Gunnarsson nella batteria 1 dei 100m maschili (10.62), secondo per Ari Bragi Kárason nella batteria 2 dei 100m maschili (10.85), quarto e nono per Kristinn Þór Kristinsson (1:52.32) e Bjartmar Örnuson (1:55.64) nella finale degli 800m maschili. Bronzo per Óðinn Þór Þorsteinsson (17.59) che precede Guðni Valur Guðnason (16.69) nel getto del peso maschile. Oro per Hulda Þorsteinsdóttir nel salto con l'asta femminile (4.20m). Secondo posto per Ívar Kristinn Jasonarson nella batteria 1 dei 400m maschili (48.85), quarto per Trausti Stefánsson nella batteria 2 dei 400m maschili (50.30), quarto e quinto per Hrafnhild Eir R. Hermóðsdóttir (12.09) e Tiana Ósk Whitworth (12.14) nella finale dei 100m femminili. Bronzo per Ari Bragi Kárason nella finale dei 100m maschili (10.81) mentre è squalificato Kolbeinn Höður Gunnarsson. Oro per Arna Stefanía Guðmundsdóttir nella 400m a ostacoli femminile (59.14). Argento per Ásdís Hjálmsdóttir (15.39m) e quinto posto per Thelma Lind Kristjánsdóttir (13.05m) nel getto del peso femminile. Argento per Ívar Kristinn Jasonarson nella 400m a ostacoli maschile (52.67). Argento per María Rún Gunnlaugsdóttir anche nel salto in lungo femminile (5.53m). Secondo posto per Ari Bragi Kárason nella batteria 1 dei 200m maschili (22.03), primo per Kolbeinn Höður Gunnarsson nella batteria 2 dei 200m maschili (21.78), quinto e settimo posto per Kristinn Þór Kristinsson (4:02.49) e Bjartmar Örnuson (4:04.61) nella finale dei 1500m maschili. Oro per Guðni Valur Guðnason nel lancio del disco maschile (59.98m) mentre non è partito Óðinn Þór Þorsteinsson. Oro in completa scioltezza per Arndís Ýr Hafþórsdóttir nei 10000m femminili (36:59.69), argento per Guðbjörg Jóna Bjarnadóttir nei 400m femminili (55.72) e per Ívar Kristinn Jasonarson nei 400m maschili (48.28). Quarto posto per María Rún Gunnlaugsdóttir nella finale dei 100m a ostacoli femminile (14.69). Oro e bronzo per Örn Davíðsson (74.81m) e Guðmundur Sverrisson (71.27m) nel giavellotto maschile. Argento e quarto posto nella finale dei 200m femminili per Guðbjörg Jóna Bjarnadóttir (24.13) e Tiana Ósk Whitworth (24.53). Oro e bronzo per Kolbeinn Höður Gunnarsson (21.20) e Ari Bragi Kárason (21.78) nella finale dei 200m maschili. Quarto posto per Þorsteinn Ingvarsson nella finale del salto triplo maschile (14.43m). Bronzo per Thelma Lind Kristjánsdóttir nel lancio del disco femminile (49.38m). Oro nelle staffette 4X100m maschili (40.45) e femminili (45.31), così come nella staffetta 4X400m femminile (3:47.64) mentre solo quarto posto nella staffetta 4X400m maschile (3:17.19).  

Premiazione nel salto in lungo maschile con l'oro di Þorsteinn Ingvarsson e l'argento di Kristinn Torfason (CONS). 
 
Ciclismo su strada e mountainbike: si parte con un sesto, decimo, ventiquattresimo e venticinquesimo posto di Óskar Ómarsson (2:22:34.492), Anton Örn Elfarsson (2:22:37.002), Birkir Snær Ingvarsson (2:23:01.653) e Guðmundur Róbert Guðmundsson (2:23:01.682) per quanto riguarda il ciclismo su strada maschile. Sesto posto nel ciclismo su strada a squadre maschili (7:08:12). Argento per Erla Sigurlaug Sigurðardóttir (2:21:33.000), ottava Ágústa Edda Björnsdóttir (2:21:35.342), dodicesima Ása Guðný Ásgeirsdóttir (2:22:29.000) e tredicesima Kristín Edda Sveinsdóttir (2:22:30.578) nel ciclismo su strada femminile. Terzo posto nel ciclismo su strada a squadre femminili. Quarta Ágústa Edda Björnsdóttir (19:58.30), sesta Margrét Pálsdóttir (20:13.34) e decima Ása Guðný Ásgeirsdóttir (21:43.96) nella cronometro femminile. Settimo Anton Örn Elfarsson (22:27.99), ottavo Óskar Ómarsson (22:43.95), undicesimo Guðmundur Róbert Guðmundsson (23:14.93) e diciannovesimo Birkir Snær Ingvarsson (24:19.45) nella cronometro maschile.  


Gara a squadre di ciclismo su strada (CONS).

Qui, si parte subito con il bronzo di Erla Sigurlaug Sigurðardóttir (1:04:00.026) nella mountainbike femminile con quarto posto di Kolbrún Dröfn Ragnarsdóttir (1:09:47.012), mentre non conclude la corsa Kristín Edda Sveinsdóttir. Quattordicesimo Bjarki Bjarnason (1:23:25.160), sedicesimo Ingvar Ómarsson (1:24:27.769) e ventunesimo Gustaf Darrason (1:30:22.152) nella mountainbike maschile. Terzo posto nella mountainbike a squadre maschile (4:08:14).


Gara finale di mountain bike femminile con il bronzo di Erla Sigurlaug Sigurðardóttir (ÍSÍ).

Judo: si parte subito con l'oro di Ásta Lovísa Arnórsdóttir che batte la lussemburghese Manon Durbach e la liechtensteiniana Judith Biedermann nei 57kg femminili. Oro anche per Þormóður Árni Jónsson che ha la meglio contro il cipriota Panagiotis Kyriakou e il lussemburghese Nick Kunnert nei 100kg maschili. Vince Anna Soffía Víkingsdóttir contro la sammarinese Jessica Zannoni, la lussemburghese Monique Kedinger e la liechtensteiniana Anja Kaiser nei 78kg femminili. Sveinbjörn Jun Iura batte il lussemburghese Bilgee Bayanaa e viene successivamente sconfitto dal monegasco Johan Blanc e dal cipriota Kyriakos Nikolau negli 81kg maschili. Vince Egill Blöndal contro l'andorrano Karim Nsir Marquillo e perde contro il sammarinese Paolo Persoglia e il lussemburghese Denis Barboni nei 90kg maschili. Perde Gísli Vilborgarson contro il monegasco Cedric Bessi e vince contro il lussemburghese Claudio Nunes Dos Santos nei 73kg maschili. Sconfitto Grímur Ívarsson dal montenegrino Danilo Pantić e dal lussemburghese Valentin Knobloch, ma batte il monegasco Franck Vatan nei 100kg maschili. Nelle finali a squadra femminili arriva un quarto posto dopo le sconfitte con Lussemburgo (3:0), Montenegro (0:3) e Liechtenstein (1:2) nonostante la vittoria nel terzo incontro con Andorra (2:1). Settimo posto e due sconfitte su due per la squadra maschile contro Montenegro (2:1) e Liechtenstein (2:1). 


Oro di Þormóður Árni Jónsson nella categoria 100kg maschile (ÍSÍ).

Nuoto: si comincia subito con il secondo e primo posto di Íris Ósk Hilmarsdóttir (2:28:64) e Eygló Ósk Gústafsdóttir (2:23:82) nella batteria 1 e nella batteria 2 della 200m dorso femminile. Quest'ultima, prima anche nella batteria 1 dei 100m stile libero femminile (58:48) mentre arriva seconda Bryndís Rún Hansen (57:66) nella batteria 2, sempre nei 100m stile libero femminile. Nella batteria 1 dei 100m stile libero maschile si classifica al terzo posto Aron Örn Stefánsson (52:96) e solo quarto Kristófer Sigurðsson (53:37). Primo e secondo posto per Hrafnhildur Lúthersdóttir (2:19:85) e Sunneva Dögg Friðriksdóttir (2:28:60) nella batteria 1 dei 200m misti femminili. Oro per Eygló Ósk Gústafsdóttir nella finale dei 200m dorso femminile (2:17:30) con Íris Ósk Hilmarsdóttir che chiude all'ottavo posto (2:30:99). Nella finale dei 200m dorso maschile arriva il bronzo per Davíð Hildiberg Aðalsteinsson (2:09:76) che precede proprio Kristinn Þórarinsson (2:11:49). Situazione simile in termini di classifica finale nei 200m farfalla femminili dove Bryndís Bolladóttir (2:23:80) si aggiudica la medaglia di bronzo davanti a Inga Elín Cryer (2:24:95) e nei 200m farfalla maschili con il bronzo di Þröstur Bjarnason (2:12:51) e il quarto posto di Hafþór Jón Sigurðsson (2:19:48). Oro per Bryndís Rún Hansen nei 100m stile libero femminile (57:11) mentre Eygló Ósk Gústafsdóttir qui chiude al quarto posto (58:02). Sesto Aron Örn Stefánsson nella finale dei 100m stile libero maschile (52:22). Oro per Hrafnhildur Lúthersdóttir nei 200m misti femminili (2:17:82) e quinta Sunneva Dögg Friðriksdóttir (2:26:34). Bronzo per Viktor Máni Vilbergsson nei 200m misti maschili (2:14:31), non partito Kristinn Þórarinsson. Primo posto per Eygló Ósk Gústafsdóttir nella batteria 2 dei 100m dorso femminili (1:04:43) e quinto per Íris Ósk Hilmarsdóttir (1:09:17). Terzo posto per Kristinn Þórarinsson nella batteria 1 dei 100m dorso maschili (59:40) e quarto per Davíð Hildiberg Aðalsteinsson nella batteria 2, sempre dei 100m dorso maschili (1:01:59). Terza e seconda Bryndís Bolladóttir (4:36:12) e Sunneva Dögg Friðriksdóttir (4:31:02) nella batteria 1 e nella batteria 2 dei 400m stile libero femminili. Quarto sia Hafþór Jón Sigurðsson (4:11:44) sia Þröstur Bjarnason (4:12:04) nella batteria 1 e nella batteria 2 dei 400m stile libero maschili. Primo e secondo posto per Bryndís Rún Hansen (1:03:67) e Inga Elín Cryer (1:04:56) nella batteria 2 dei 100m farfalla femminili. Primo Ágúst Júlíusson (56:48) e quarto Davíð Hildiberg Aðalsteinsson (1:01:37) nella batteria 1 dei 100m farfalla maschili. Prima Hrafnhildur Lúthersdóttir (2:33:65) e terza Karen Mist Arngeirsdóttir (2:41:98) nella batteria 2 dei 200m dorso femminili. Oro per Eygló Ósk Gústafsdóttir nei 100m dorso femminili (1:01:67). Bronzo per Davíð Hildiberg Aðalsteinsson nella finale dei 100m dorso maschili (57:50) con Kristinn Þórarinsson che chiude al sesto posto (58:56). Quinta e sesta Sunneva Dögg Friðriksdóttir (4:27:66) e Bryndís Bolladóttir (4:30:88) nella finale dei 400m stile libero femminile, mentre nei 400m stile libero maschile arriva quinto Þröstur Bjarnason (4:08:00) e settimo Hafþór Jón Sigurðsson (4:10:79). Oro per Bryndís Rún Hansen nei 100m farfalla femminili (1:01:57) e quinta Inga Elín Cryer (1:03:94), mentre prende il bronzo Ágúst Júlíusson nei 100m farfalla maschili (55:67). Oro per Hrafnhildur Lúthersdóttir (2:28:89) nei 200m dorso femminili e chiude al quinto posto Karen Mist Arngeirsdóttir (2:39:39). Ancora bronzo per Viktor Máni Vilbergsson, questa volta nei 200m dorso maschili (2:17:21). Oro nella staffetta 4X200m stile libero femminile (8:21:13) e argento nella staffetta 4X200m stile libero maschile (7:46:34). Prima Bryndís Rún Hansen nella batteria 2 dei 50m stile libero femminili (26:51) e settima Bryndís Bolladóttir (28:08). Secondo posto per Aron Örn Stefánsson nella batteria 1 dei 50m stile libero maschili (23:74) e terzo Kristófer Sigurðsson nella batteria 2, sempre dei 50m stile libero maschili (23:93). Prime Karen Mist Arngeirsdóttir nella batteria 1 dei 100m rana femminili (1:16:24) e Hrafnhildur Lúthersdóttir nella batteria 2 dei 100m rana femminili (1:11:68). Terza Sunneva Dögg Friðriksdóttir nella batteria 1 dei 200m stile libero femminili (2:07:59) e seconda Eygló Ósk Gústafsdóttir nella batteria 2 dei 200m stile libero femminili (2:07:94). Nella batteria 1 dei 200m stile libero maschili, terzo posto per Kristófer Sigurðsson (1:57:88) e quarto per Þröstur Bjarnason (1:58:37). Oro per Bryndís Rún Hansen nei 50m stile libero femminili (26:22) e quarto posto per Aron Örn Stefánsson nella finale del 50m stile libero maschile (23:68). Oro per Hrafnhildur Lúthersdóttir (1:08:84) e quarto posto per Karen Mist Arngeirsdóttir (1:14:51) nei 100m rana femminili. Argento per Viktor Máni Vilbergsson (1:03:73) e quinto posto per Kristinn Þórarinsson (1:06:68) nei 100m dorso maschili. Bronzo per Eygló Ósk Gústafsdóttir (2:04:24) e sesto posto per Sunneva Dögg Friðriksdóttir (2:08:13) nella finale dei 200m stile libero femminili. Quinto e sesto posto per Kristófer Sigurðsson (1:55:83) e Þröstur Bjarnason (1:55:95) nella finale dei 200m stile libero maschili. Oro nella staffetta 4X100 misti femminile (4:10:50), con la squalifica delle sammarinesi, e argento nella staffetta 4X100 misti maschili (3:47:67). Oro per Hrafnhildur Lúthersdóttir nei 400m misti femminili (4:55:05) e quarta classificata Sunneva Dögg Friðriksdóttir (5:07:43). Quinta posizione per Viktor Máni Vilbergsson nella finale dei 400m misti maschili (4:49:89) e Bryndís Bolladóttir nella finale degli 800m stile libero femminili (9:17:18). Quarto e sesto Hafþór Jón Sigurðsson (16:19:55) e Þröstur Bjarnason (16:43:84) nella finale dei 1500m stile libero maschili. Oro nella staffetta 4X100m stile libero femminile (3:49:24) e argento nella staffetta 4X100m stile libero maschile (3:27:39). 


Medaglia d'oro nella staffetta 4X100m stile libero femminile (CONS).

Pallacanestro: in questa disciplina arriva la medaglia di bronzo per la pallacanestro maschile dopo le sconfitte contro Cipro (57-71), Andorra (83-81) e Montenegro (61-86) e le vittorie contro San Marino (53-95) e Lussemburgo (73-86). Argento, invece, nella pallacanestro femminile dove, dopo la sconfitta iniziale contro Malta (68-49), sono arrivate due vittorie contro Cipro (47-63) e Lussemburgo (59-44).  

Nazionale femminile durante il match vinto contro Cipro. (CONS).
 
Pallavolo e beach volley: arrivano quattro sconfitte contro Cipro (1-3), Lussemburgo (3-0), Principato di Monaco (3-1) e San Marino (3-1) nella pallavolo maschile, mentre sono tre le vittorie contro San Marino (2-3), Malta (3-0) e Liechtenstein e due le sconfitte contro Cipro (1-3) e Lussemburgo (2-3) nella pallavolo femminile.

Nazionale femminile durante il match vinto contro San Marino (CONS).

In quest'altra disciplina, arrivano quattro sconfitte per la coppia Valgeir Valgeirsson e Benedikt Valtýsson contro i liechtensteiniani Manuel Gahr e Maximilian Von Deichmann (2-0), i monegaschi Michael Chamy e Franck Gopcevic (2-0), i ciprioti Minos Agathokleous e Konstantinos Efstathiou (2-0) e i maltesi Robert Balzan e Manuel Raffa (0-2) nel beach volley maschile e cinque sconfitte per la coppia Matthildur Einarsdóttir e Heiða Elísabet Gunnarsdóttir contro le maltesi Dorianne Caruana Bonnici e Gertrude Zarb (2-1), le cipriote Mariota Angelopoulou e Manolina Konstantinou (0-2), le monegasche Magali Muratore e Caroline Revel Chion (2-0), le sammarinesi Silvia Bulgarelli e Debora Pini (2-0) e le lussemburghesi Carole Grethen e Rebekka Klerf (2-0).


Heiða Elísabet Gunnarsdóttir e Matthildur Einarsdóttir durante il match contro le monegasche (CONS).

Tennis e tennistavolo: nella prima disciplina, si parte con due sconfitte di Hera Björk Brynjarsdóttir contro la maltese Francesca Curmi (6-0, 6-2) e di Anna Soffia Grönholm contro l'andorrana Judit Cartana Alana (6-4, 7-6) nel singolo femminile. Perdono anche Birkir Gunnarsson contro il cipriota Eleftherios Neos (6-3, 6-3) e Rafn Kumar Bonifacius contro il sammarinese Marco De Rossi (6-3, 6-3) nel singolo maschile. Sconfitta anche nel doppio misto per Hera Björk Brynjarsdóttir e Birkir Gunnarsson contro la coppia maltese Matthew Asciak e Elaine Genovese (6-1, 6-2). Nel doppio maschile perdono Rafn Kumar Bonifacius e Birkir Gunnarsson contro i ciprioti Menelaos Efstathiou e Eleftherios Neos (3-6, 3-6) così come Hera Björk Brynjarsdóttir e Anna Soffia Grönholm contro le maltesi Francesca Curmi e Elaine Genovese (0-6, 4-6) e contro le sammarinesi Martina Agarici e Giorgia Barbieri nel doppio femminile. 
Nella seconda disciplina, sconfitte contro Montenegro (3-0) e San Marino (3-0) con la squadra maschile e contro Lussemburgo (3-0) e Malta con la squadra femminile (3-0). Perdono anche Kári Mímisson e Magnús Gauti Úlfarsson contro i lussemburghesi Traian Ciociu e Dragos - Dan Olteanu (3-0) e contro i montenegrini Luka Bakic e Filip Radovic (3-0) nel doppio maschile, così come Aldís Rún Lárusdóttir e Sigrún Ebba Urbancic Tómasdóttir contro le lussemburghesi Tessy Gonderinger e Egle Tamasauskaite (3-0) e contro le cipriote Georgia Avraam e Konstantina Meletie (0-3) nel doppio femminile. Cinque sconfitte per Magnús Gauti Úlfarsson contro il monegasco Damien Provost (0-3), il lussemburghese Traian Ciociu (3-0), il sammarinese Lorenzo Ragni (3-0), il cipriota Hristo Hristonov (3-1) e il montenegrino Filip Radovic (3-0) nel singolo maschile, così come perde Kári Mímisson contro il sammarinese Federico Giardi (3-2), il lussemburghese Gilles Michely (0-3), il montenegrino Luka Bakic (3-0) e il monegasco Anthony Peretti (3-0). Aldís Rún Lárusdóttir viene sconfitta dalla lussemburghese Danielle Konsbruck (3-0) e dalla monegasca Lauren Riley (3-2) nel signolo femminile, così come Kolfinna Bergþóra Bjarnadóttir dalla maltese Viktoria Lucenkova (3-0), dalla monegasca Ulrika Quist (3-1) e dalla montenegrina Ivona Petric (3-1).


Hera Björk Brynjarsdóttir e Anna Soffía Grönholm nel doppio femminile (ÍSÍ).

Tiro a segno aria compressa, tiro a volo e tiro con l'arco: nella prima delle tre discipline va subito in testa Ásgeir Sigurgeirsson (582-21x) mentre si posiziona al quarto posto Thomas Videro (558-9x) nella pistola 10m maschile. In finale, oro per Ásgeir Sigurgeirsson (231.1) e quinto Thomas Videro (165.4). Nella pistola 10m femminile arriva un quinto posto per Jórunn Harðardóttir (362-5x), poi sesta in finale (140.7), e un ottavo posto per Kristina Sigurðardóttir (354-3x). Jórunn Harðardóttir ottiene anche un decimo posto nella carabina 10m femminile (394.9-11x). 
Nella seconda disciplina, quarto e sesto posto con Örn Valdimarsson (66) e Hákon Þór Svavarsson (64) impegnati nello skeet maschile del primo giorno e un quinto (107) e un settimo posto (106) nel secondo giorno. Sesto posto complessivo in finale per Örn Valdimarsson (14). 
Nella terza disciplina arriva un sesto, un dodicesimo e un quindicesimo posto con Sigurjón Atli Sigurðsson (630), Guðmundur Örn Guðjónsson (572) e Haraldur Gústafsson (521) nell'arco ricurvo maschile. Primo, sesto e settimo posto per Helga Kolbrún Magnusdottir (662), Astrid Daxböck (622) e Margrét Einarsdóttir (617) nell'arco compound femminile, mentre si piazzano al decimo, tredicesimo e diciassettesimo posto Carsten Tarnow (667), Guðjón Einarsson (662) e Guðmundur Örn Guðjónsson (635) nell'arco compound maschile. Nell'arco ricurvo femminile chiudono all'ottavo, nono e decimo posto Astrid Daxböck (468), Sigríður Sigurðardóttir (445) e Guðný Gréta Eyþórsdóttir (421) nell'arco ricurvo femminile. Nell'arco compound squadra mista arriva una vittoria contro il Principato di Monaco (138:141) e una sconfitta contro il Lussemburgo (149:144), mentre con la squadra maschile arriva una vittoria contro il Liechtenstein (217:219) e, anche in questo caso, una sconfitta contro il Lussemburgo (223:205). Nell'arco ricurvo squadra mista, vittoria contro San Marino (1:5) e sconfitta contro Cipro (3:5), così come nell'arco ricurvo squadra maschile dove sono sempre i ciprioti ad avere la meglio (4:2). Una sconfitta per Guðmundur Örn Guðjónsson contro il liechtensteiniano Alphons Zacharias (135:134) nell'arco compound maschile e due vittorie e un'altra sconfitta contro il montenegrino Milan Borović (4:6), il cipriota Panagi Constantinos (4:6) e il lussemburghese Jeff Henckels (6:0) nell'arco ricurvo maschile. Due sconfitte per Astrid Daxböck contro la cipriota Styliani Kokkinou Georgiadou (122:120) e nel 'derby' contro Sigríður Sigurðardóttir (6:4) nell'arco ricurvo femminile. Due vittorie di Margrét Einarsdóttir contro la liechtensteiniana Aurelia Schaedler-Zacharias (115:131) e la cipriota Sophia Tsangari (133:135) più una sconfitta contro la lussemburghese Isabel Dias (130:129) nell'arco compound femminile. Perdono Guðjón Einarsson contro il sammarinese Giovanni Paolo Bonelli (138:142) e Carsten Tanrow contro il cipriota Constantinos Christodoulou (141:136) nell'arco compound maschile. Vince Helga Kolbrún Magnusdottir contro la monegasca Sandrine Picaud (137:139) e contro la sammarinese Annalisa Dolci (130:145) nell'arco compound femminile. Sigríður Sigurðardóttir, oltre alla vittoria citata poco fa con tro Astrid Daxböck (6:4), perde con la cipriota Elena Mousikou (6:4) nell'arco ricurvo femminile. Guðný Gréta Eyþórsdóttir vince contro la liechtensteiniana Anja Zacharias (6:4), ma perde contro la cipriota Mikaella Kourouna (0:6) sempre nell'arco ricurvo femminile. Sigurjón Atli Sigurðsson vince contro il liechtensteiniano Marvin Grischke (6:0) e perde contro il lussemburghese Joe Klein (7:3) nell'arco ricurvo maschile. Perde, sempre nell'arco ricurvo maschile, anche Haraldur Gústafsson contro il lussemburghese Pit Klein (6:0). Sconfitta contro Cipro nell'arco compound squadra maschile (222:219), bronzo contro San Marino nell'arco squadra mista (151:148) e nell'arco ricurvo squadra maschile (6:0), sconfitta contro Montenegro nell'arco ricurvo squadra mista (2:6). Bronzo di Margrét Einarsdóttir dopo la vittoria contro la sammarinese Annalisa Dolci (137:133) e oro di Helga Kolbrún Magnúsdóttir dopo la vittoria contro la lussemburghese Isabel Dias (129:140) nell'arco compound femminile e sconfitta per Guðmundur Örn Guðjónsson contro il lussemburghese Pit Klein (2:6).


Squadra maschile di tiro con l'arco (CONS).

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